sabato 20 luglio 2013

L'arte di Correre // Murakami Haruki



Autore: Murakami Haruki 
Titolo: L'arte di correre

Genere: Autobriogafico 
Editore: Einaudi 
Traduzione: Antonietta Pastore
Anno: 2007
Prezzo: 11 Euro, 

Pagine: 146


Che Murakami sia uno degli scrittori che in assoluto amo di più in questi ultimi anni non non è un mistero per chi mi segue da qualche tempo, quindi vi aspetterete che io liquidi questo libro con meraviglioso, da leggere assolutamente. 
E invece no.
Mi correggo: si, il libro mi è piaciuto molto ma non è questo il punto.
Murakami, dopo racconti su pecore scomparse, vicende postadolescenziali, mondi paralleli e quant'altro riesce ancora a stupirmi. 

L'arte di correre non è un romanzo, è una raccolta di riflessioni intime sulla corsa, sport che l'autore pratica da due decenni con incredibile perseveranza e devozione. 
Che i giapponesi considerino il corpo come un tempio è palese: il benessere fisico, la pace interiore, l'arte del buon cibo e della salute psicofisica raggiunta praticando sport è parte integrante della vita di molti personaggi nella letteratura giapponese e su questo direi che molti, io in primis, hanno molto da imparare.
Notate bene: come chi pratica qualunque sport con amore sa bene il binomio movimento = bruciare calorie è un aspetto del tutto secondario rispetto al benessere che l'attività fisica comporta. 
Murakami scopre la corsa quando ha circa trent'anni, nello stesso periodo in cui inizia a scrivere, dedicando ad entrambe le attività la stessa dedizione e costanza. 
Si, corre tutti i giorni. E non fa il giro dell'isolato: in media percorre una decina di chilometri al giorno e da anni si impone partecipare ad una maratona all'anno (New York, Boston, alle Hawaii e ovunque ne abbia la possibilità). 
Una delle esperienze che racconta nel libro e che mi ha più colpito è sicuramente la sua prima maratona, lo stesso percorso corso da Filippide che separa Atene da Maratona (lui il percorso lo ha fatto al contrario): una foto del genere penso ripaghi di tutti gli sforzi fatti. 

Foto di Masao Kageyama  - Fonte: L'arte di correre di Murakami Haruki
Perché leggere questo libro? 
Beh, non aspettatevi ovviamente un manuale sulla corsa, siete fuori strada. Murakami non vuole essere l'esempio assoluto di perfezione ma un amico che racconta la propria esperienza: spiega in cosa trova la motivazione di allacciare le scarpe e muovere il primo passo, la volontà di superare ogni volta se stesso fino ad infrangere ogni logica. In tutta onestà.
Non credo che la corsa sia lo sport ideale in assoluto e non lo pensa neanche l'autore, è lo sport che a lui è più congeniale, ma se pensate che non faccia per voi o peggio che non siete in grado di praticarlo potreste avere dei ripensamenti. Forse rimetterete quelle scarpe da corsa che erano in un angolo da anni.
O forse no.
Quello che vi posso assicurare è che leggendo vi chiederete: "E io? Mi sono davvero spinto fino ai miei limiti o non mi ci sono neanche avvicinato?" il che, secondo me, non è poco. 


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